domenica 21 dicembre 2014

Dizionario Tolkieniano: Ulmo

E Ilùvatar parlò a Ulmo e gli disse: «Vedi tu come in questo piccolo reame delle Profondità del Tempo, Melkor abbia mosso guerra alla tua provincia? Si è figurato crudi geli smodati, eppure non è riuscito a distruggere la bellezza delle tue sorgenti né quella dei tuoi chiari stagni. Guarda la neve, e l’opera astuta del gelo! Melkor ha divisato calori e fuoco illimitati, eppure non ha prosciugato il tuo desiderio né completamente zittito la musica del mare. Guarda piuttosto l’altezza e la gloria delle nubi e delle brume sempre mutanti; e odi il crosciare della pioggia sulla Terra! E in quelle nubi tu sei più vicino che mai a Manwë, il tuo amico, colui che tu ami».
Replicò allora Ulmo: «Invero l’Acqua è ora divenuta più bella di quanto immaginasse il mio cuore, né il mio segreto pensiero aveva concepito il fiocco di neve, né in tutta la mia musica era contenuto il crosciare della pioggia. Voglio andare in cerca di Manwë, sì che egli e io possiamo produrre per sempre melodie a tuo diletto!». E Manwë e Ulmo fin dall’inizio sono stati alleati e in tutte le cose hanno servito fedelissimamente il proposito di Ilùvatar.

          Tolkien (Il Silmarillion)


       
Ulmo
Ulmo (dalla lingua dei Valar Ulubôz, Ullubôz connesso con il verbo Quenya ulya- "versare" e il suffisso -mo indicante agente quindi "Colui che versa") è uno dei Valar ed è considerato il,Signore dei Mari e degli Oceani.
 Il nome Ulmo significa, come già detto, colui che versa.
Come Varda ha  sempre diffidato di Melkor, quest'ultimo non ama Ulmo e il mare perchè non possono essere controllati. 
Ulmo  non ha mai vissuto a Valinor poichè ha sempre preferito le acque dei mari.
 Il suo palazzo, situato sul fondo di Ekkaia, è chiamato Ulmonan.
Il suo potere si estende su tutte le acque, compresi i fiumi, le insenature, e perfino le acque sotterranee. Attraverso queste ultime si è tenuto in contatto con Arda, fino a sapere più cose di Manwë sui Figli di Ilúvatar; per questo si dice che viva nelle vene del mondo.


Ulmo e il suo dominio sul mare

Poche volta questo Vala  si è riunito nel Consiglio di Mahanaxar (l'anello del Destino dove si incontrano i Valar per prendere decisioni). E' intervenuto pochissime volte e soprattutto nelle occasioni più importanti e delicate.. Di solito è raffigurato come un'onda gigante e rivestito di una scintillante armatura verde con  i suoi grandi corni chiamati Ulumúri.Possiede un carro trainato da un'otaria e da un narvalo.
Il vassallo di Ulmo e sua moglie sono Ossë e Uinen, che insieme a Melian sono i Maiar più conosciuti dagli Elfi.
Ulmo ha sempre amato gli Elfi, anche quando i Valar abbandonarono la Terra di Mezzo. 
Possiamo dire che sicuramente  Ulmo è stato il Vala più implicato nella caduta di Morgoth. 
Infatti fu lui ad aver consigliato a Turgon di costruire Gondolin e a Finrod di costruire Nargothrond. È apparso a Tuor, chiedendogli di andare di fretta a Gondolin in veste di messaggero e provocando così il matrimonio tra Tuor e Idril (la figlia di Turgon), che daranno poi alla luce Eärendil.
Ulmo salvò Elwing, la moglie di Eärendil, dal saccheggio dei porti di Sirion, e così le permise di  di portare un Silmaril a suo marito, indispensabile per raggiungere Valinor e di chiedere aiuto ai Valar.




Ulmo è il Signore delle Acque. Egli sta solo. Non dimora a lungo in nessun luogo, ma si muove a piacimento in tutte le acque profonde sopra e sotto la Terra. È appena inferiore per potenza a Manwë, e prima che Valinor fosse fatta era il suo amico più intimo: da allora, però, di rado si è recato ai concili dei Valar, se non per trattare questioni di grande momento. Egli infatti ha tutta quanta Arda nella propria mente e non ha la necessità di alcuna dimora. Inoltre, non ama camminare sulla Terra, e di rado si veste di un corpo a mo’ dei suoi pari. Se i Figli di Eru lo scorgevano, venivano colti da grande sgomento, poiché il levarsi del Re del Mare era terribile, a guisa di montante on-da che s’avventi alla terra con scuro elmo crestato di schiuma e coperta di cotta svariante dall’argento alle tonalità del verde. Le trombe di Manwë sono fragorose, ma la voce di Ulmo è profonda come le profondità dell’oceano che lui solo ha visto.
Ciò non toglie che Ulmo ami sia Elfi che Uomini, e mai li abbandoni, anche quando sono colpiti dall’ira dei Valar. A volte egli approda, non visto, alle rive della Terra-di-mezzo o si spinge all’interno lungo estuari, e quivi intona musica con i suoi grandi corni, gli Ulumùri, che sono ricavati da candide conchiglie; e coloro ai quali quella musica giunge, sempre poi la odono nei propri cuori, e il desiderio del mare mai più li abbandona. Ma, soprattutto, Ulmo parla a coloro che abitano nella Terra-di-mezzo con voci che sono udite soltanto come musica dell’acqua, poiché tutti i mari e i laghi, i fiumi, le fonti e le sorgenti sono sotto il suo dominio; sicché gli Elfi sostengono che lo spirito di Ulmo scorra per tutte le vene del mondo. E così accade che a Ulmo per-vengano, persino nelle profondità, notizie di tutti i bisogni e pene di Arda, che altrimenti resterebbero celate a Manwë.
          Tolkien (Il Silmarillion)

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